TUTTE FLUISCONO DALL'UNICO VERO MAESTRO SENZA TEMPO NE SPAZIO, CHE E' NESSUNA COSA E OGNI COSA, alfa e omega appunto. Chiamamolo Cristo, se vogliamo, Divina Presenza, Io Sono, Essenza, Spirito, Colui che E', Esistenza, Vita, Brahman, Krishna...tanti nomi, infiniti volti, un'unica essenza che li anima e dirige.
E ancora troviamo nelle Upanishad, antico testo sacro indiano, la descrizione del Principio "Colui che E'":
e Ancora...:
« Al principio in questo universo soltanto il Brahman esisteva. Illimitato verso l'oriente, illimitato verso il mezzogiorno, illimitato verso l'occidente, illimitato verso settentrione, illimitato di sopra, illimitato da ogni parte. Esso è costituito di etere. Da questo etere esso desta questo universo. Da questo esso sorge e in esso va a finire. Di questo Brahman la forma luminosa è quella che arde nel sole lassù, nel fuoco senza fumo [e nel cuore]. Quello che è nel fuoco e quello che è nel cuore e quello che è nel sole, sono in realtà una sola cosa. Nell'unità con l'Uno va colui che così sa »
Di seguito riporto la preghiera, invocazione di guarigione spirituale che è davvero completa, descrive esattamente la sintesi di ogni insegnamento spirituale autentico, volto alla Liberazione dell'Essere Umano. Questa preghiera ha forse un'impronta religiosa cattolica, eppure il messaggio è così bello, così neutro e universale. Possiamo sostituire la parola "Padre" con Spirito o Esistenza se ci fa sentire maggiormente a nostro agio. Sono solo parole, che conta è il contenuto, l'Essenza che esse esprimono, indicano semplicemente.
Invita A VIVERE IL MOMENTO PRESENTE, ATTRAVERSO IL CUORE E SENZA IL DOMINIO MENTALE/EGOICO. ACCETTANDO CIO' CHE E' COME PERFETTO, POICHE' GIA' E' COSI' ORA. ARRENDENDOSI A QUELLO CHE C'E', A QUELLO CHE E' STATO E VIVENDO IL PRESENTE CON STUPORE E MERAVIGLIA. PROPRIO COME I FANCIULLI DI CUI PARLAVA GESU'. IL REGNO A CUI SI RIFERIVA E' UNO STATO DI COSCIENZA INTERIORE, UNO STATO DI TOTALE, COMPLETA PRESENZA NELL'ADESSO, PIENI DI GRATITUDINE E DI BELLEZZA.
Buona lettura e meditazione:
1. Io sono il tuo Gesù. Sono qui per purificarti e giustificarti. Ricorda: sulla croce io pregai: "Padre, perdona loro, non sanno quello che fanno" (Lc 23,34). Lo dissi per te, personalmente. Tu eri uno di quelli che mi avevano crocifisso. Il Padre mio disse: "Si", e tu fosti perdonato. Ora egli è qui per assicurarti che tutto il tuo passato è stato perdonato. Il Padre mio è qui per assicurarti che quando Egli perdona, Egli anche dimentica. Tu, dunque, non solo sei stato perdonato, ma anche giustificato, come se non avessi commesso quelle colpe. Il Padre mio ti ha amato sempre di un amore folle, anche quando tu non hai creduto al suo amore. Ti ha amato sempre, anche quando fuggivi lontano da lui. Egli non ti ha mai punito, mai castigato; eri tu che allontanandoti da lui, ti privavi dei suoi benefici e ti esponevi agli assalti del maligno. Il Padre mio ti perdona per tutte le volte che lo hai giudicato come un Dio cattivo, ingiusto, crudele, sordo alle tue preghiere. Perdona le tue ribellioni, le tue fughe, le tue manie di indipendenza. Il Padre mio è anche il Padre tuo e ama te quando ama me. Egli ti ha sempre amato cosi come eri tu, ed ora ti ama così come sei. Non temere se non hai la forza di diventare migliore. Egli ti ama così come sei. Fossi anche un mostro, tu saresti sempre il diletto del suo cuore. Il Padre mio e tuo non ti ha mai condannato e mai ti condannerà. Tu sei nel suo cuore ed hai un posto nella sua casa per godere con lui le gioie della sua eternità.
2. Ed ora il Padre mio ti chiede di amare tutto ciò che egli ama. Anzitutto egli vuole che tu ti riconcili con la creazione. Lodalo e ringrazialo quando ammiri le bellezze del creato: il cielo, il mare, il sole, le stelle, i fiori... Ma anche quando vedi delle apparenti stonature nella natura, non ti lamentare e non imprecare. Non dire mai più: che giornataccia, che tempaccio! Tutto è bello e tutti i giorni sono belli nel calendario di Dio.
3. Ed ora ascoltami attentamente: II Padre mio vuole che tu ami te stesso. Tu sei prezioso ai suoi occhi ed egli ti ama follemente. Perciò tu devi amare ciò che egli ama. Il Padre mio e tuo ti ama come sei, perciò tu devi amarti come sei. Non odiare te stesso per il fatto che non sei come vorresti essere. Non odiarti neanche quando cadi in peccato, o quando non sei forte abbastanza per superare una tentazione. Non ribellarti contro te stesso quando ti senti debole, freddo, arido, vuoto. Il Padre ti ama con tutte le tue debolezze e cadute, perciò accettati come sei, con tutta la tua fragilità. Ricorda quel che disse Paolo apostolo: "Mi glorio delle mie debolezze... perché quando sono debole allora sono forte" (2Cor 12,20) Quando cadi in qualche peccato, non perderti di coraggio e non ti adirare contro te stesso, ma rialzati subito e ripeti: "Padre perdonami, tu lo sai che sono debole. Che cosa ti potevi aspettare da un bambino debole ed ammalato quale sono io? E grazie per avere mandato Gesù a darmi la sua forza e la sua vittoria!".
4. Il Padre mio vuole che tu non ti confronti con nessuno, neanche con chi credi che sia migliore di te. Non guardare a nessuno. Se guardi gli altri, cadi nella tentazione della gelosia, dell' invidia, dell' odio per te stesso. Vivi di insoddisfazione, di angosce, di sensi di colpa e così ti ammali di depressione. Il Padre mio vuole che tu sia te stesso, senza fare paragoni con nessuno. Egli ti ama come il figlio più caro che egli abbia sulla terra. Ti ama così come sei: è lui che ti ha fatto così e lui ama la sua creazione così com' è. Non ti disprezzare, non ti sottovalutare: tu sei prezioso per Lui.
5. Perciò, accettati come sei e amati come sei. Accetta la tua vita così com' è, con i suoi difetti e le sue debolezze. Accetta la tua intelligenza anche con i suoi limiti, come dono suo. Accetta il tuo carattere così com' è, perché Egli ti vuole così. Accetta di vivere dove sei e consideralo come il luogo più utile per la tua santificazione. Accetta di vivere e di lavorare con le persone che lui ti ha messo accanto. Vi sono delle ragioni che un giorno capirai per cui ti ha messo accanto a quelle persone. Prometti al Padre mio, che ti ama di un amore folle, di non lamentarti più per nessuna ragione. Ringrazia e loda il Padre mio per ogni cosa. Da oggi in poi non dire più: "Sono peccatore", ma "lo fui peccatore". Il Padre mio mi ha chiesto di lavare con il mio sangue tutti i tuoi peccati. In particolare: - i peccati di odio e di ribellione contro di Lui; - i peccati di odio e di risentimento ed i propositi di vendetta contro genitori, fratelli, sorelle, professori, superiori, datori di lavoro, compagni di lavoro e di ufficio, superiori religiosi, sacerdoti, suore, falsi amici che ti hanno scandalizzato o ti hanno rovinato o ti hanno calunniato. Io ho lavato nel mio Sangue tutti i peccati della tua vita. Perciò ora non voglio che tu vi ritorni più neanche con il pensiero. Amen.
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